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Come misurare l’umidità nei muri

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Le procedure e le tecnologie utili per misurare la quantità d’acqua nei muri.

Lo scopo di questo breve articolo è indicare all’utente la complessità nel rilevare e misurare l’umidità nelle murature.Spesso ci si affida ad analisi superficiali senza strumenti idonei ed interpretando quanto di visivo è disponibile (macchie,muffe,distacchi intonaci). L’umidità deve essere misurata sempre pirma di procedere con il restauro.Per definizione si considera una muratura asciutta quando la percentuale d’acqua presente nei materiali non supera il valore del 5% (5 grammi d’acqua in 100 grammi di materiale).Per definire quindi una muratura “umida” bisogna rilevare la reale quantità d’acqua presente all’interno dei materiali edili. Le tecnologie utilizzate per la misura principalmete sono:

  • Metodo al carburo di calcio.
  • Metodo ponderale con termobilancia.
  • Metodo superficiale a microonde.
  • Metodo superficiale capacitivo.

I primi due metodi prevedono l’esame di campioni prelevati dalle murature con carottaggi.

I secondi rilevano l’umidità tramite misura a contatto senza campioni da analizzare sfruttando il principio del dielettrico dei materiali.

Qualsiasi sia il sistema adottato i risultati ottenuti devono sempre essere interpretati con esperienza e competenza in quanto ogni metodo presenta aspetti negativi nell’esattezza della misura.

Inoltre è importante rilevare i dati ambientali per definire la situazione globalmente per cui utilizzando uno strumento digitale si misura l’umidità relativa Rh e la temperatura dell’ambiente.

Consigliamo quindi prima di eseguire qualsiasi tipo di intervento di rivolgersi a società che forniscono un servizio di diagnosi,richiedendo una relazione finale scritta.

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