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L’energia eolica in Italia e nel mondo

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30Gli impianti eolici non hanno ancora ottenuto quel consenso di pubblico in Italia che hanno invece in altri paesi europei ed extraeuropei, grazie soprattutto ad una campagna negativa fatta paradossalmente da alcune associazioni ambientalistiche. L’energia eolica, sfruttabile con impianti eolici di grandi dimensioni ma anche con il minieolico, è ampiamente disponibile nel nostro paese, soprattutto nel sud Italia e sulla costa. La moderna tecnologia permette di realizzare impianti eolici anche offshore, ovvero lontani dalle coste in mezzo al mare, eliminando anche lo scropolo estetico che fino ad ora ha bloccato la costruzione di nuove centrali.

L’energia eolica in Italia

In Italia l’andamento dei venti nel corso dell’anno varia da regione a regione a causa della conformazione del territorio. Si può contare su venti di buona intensità (maestrale, tramontana, scirocco, libeccio) soprattutto nelle zone mediterranee meridionali e nelle isole.

L’energia eolica, nella penisola, è pensata tenendo presente sia una produzione centralizzata in impianti da porre in luoghi alti e ventilati, sia un eventuale decentramento energetico, per il quale ogni Comune italiano ha impianti di piccola taglia, composti da un numero esiguo di pale (1-3 turbine da 3 o 4 megawatt) con le quali genera in loco l’energia consumata dai suoi abitanti. Il tempo di installazione di un impianto è molto breve; fatti i rilievi sul campo per misurare la velocità del vento e la potenza elettrica producibile, si tratta di trasportare le pale eoliche e fermarle nel terreno. Il tempo di progettazione e costruzione di altre centrali (idroelettriche, termoelettriche, ecc.) è superiore a 4 anni. Tuttavia, la mancanza di una legge quadro o di un testo unico sulle energie eoliche, diversamente dall’energia solare, è considerata una delle cause della lenta diffusione della tecnologia rispetto all’estero.

L’energia eolica nel mondo

  • Nel 2008, gli Stati Uniti d’America hanno portato la nuova potenza installata a oltre 8.300 megawatt (il precedente record mondiale, sempre detenuto dagli USA, era di 5.200 megawatt, nel 2007), diventando così il leader mondiale del settore con una potenza eolica cumulata di oltre 25.000 megawatt;
  • In precedenza il leader era la Germania, ora in seconda posizione con una potenza totale di 23.900 megawatt avendo installato 1.665 megawatt nel 2008, in linea con l’anno precedente quando ne erano stati installati 1.667.
  • La Spagna detiene la terza posizione mondiale con 16.700 megawatt di potenza cumulata e nel 2008 ha installato 1.600 MW in diminuzione rispetto il 2007 dove se ne erano prodotti oltre 3600. Nella notte del 5 novembre del 2009 la produzione di energia eolo-elettrica ha raggiunto il 45% della produzione totale di energia elettrica in Spagna.
  • La Cina ha quasi raddoppiato rispetto al 2007 la nuova potenza installata, passando dai 3.600 megawatt ai 6.300 del 2008, che rappresentano il secondo record mondiale dopo quello degli USA, consentendo alla Cina di superare l’India e di attestarsi in quarta posizione con 12.200 megawatt totali.
  • L’India è in quinta posizione con una potenza cumulata che si avvicina ai 10000 megawatt; nel 2008 ha installato 1800 megawatt in linea il 2007, quando ne aveva installati 1700.

Gli USA, la Germania, la Spagna, la Cina e l’India da sole rappresentano oltre il 70% della potenza eolica mondiale.

  • La nuova potenza installata in Italia è stata di 1100 megawatt, con una potenza cumulata di 4850 megawatt;
  • La Francia ha installato 950 megawatt, con una potenza cumulata di 3400 megawatt;
  • Il Regno Unito ha installato 836 megawatt, portando la sua potenza cumulata a 3200 megawatt.

Questi tre paesi si collocano rispettivamente al sesto, settimo e ottavo posto.

  • In Danimarca, la corrente prodotta con questo sistema ha raggiunto il 23% del fabbisogno nazionale, in Spagna il 9% e in Germania il 7%. L’Italia è settima nella classifica delle nazioni con le maggiori capacità installate.
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