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Tubi a LED per sostituire i neon

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Il costo per la sostituzione di un impianto di illuminazione a neon con illuminazione a led è ammortizzato, come di seguito dimostrato, a partire da 36 mesi. Un impianto a led ha una durata superiore di 100.000 ore pari a 11 anni se tenute accese 24 ore, senza contare il vantaggio in termini ambientali in Co2 non emesso in atmosfera. Le lampade a led sono ecocompatibili, per quanto riguarda lo smaltimento, non contenendo sostanze dannose, possono sostituire la lampada al neon istantaneamente, stessi attacchi e stesse dimensioni, possibilità di scegliere tra 4 tonalità luce, bianco caldo,puro, naturale e freddo.

Le lampade a neon sono erroneamente chiamate così ma in realtà il loro funzionamento è dovuto alla presenza di vapori di mercurio e non al neon, è costituita da un tubo di vetro, che può essere lineare, circolare o variamente sagomato, al cui interno è dapprima praticato il vuoto, poi introdotto un gas nobile (argon) ed una piccola quantità di mercurio liquido, che si pone in equilibrio con il suo vapore. La superficie interna del tubo è rivestita di un materiale fluorescente, dall’aspetto sembra una polvere bianca.

Ai due estremi del tubo sono presenti due elettrodi. Gli elettroni in movimento tra i due elettrodi eccitano gli atomi di mercurio, che sono a loro volta sollecitati ad emettere radiazione ultravioletta. Il fosforo di cui è ricoperto il tubo, investito da tali radiazioni, emette luce visibile.

Una differente composizione del materiale fluorescente permette di produrre una luce più calda oppure più fredda.Circuito di alimentazione tipico di lampada fluorescente: S=starter, L=lampada, C=condensatore filtro, R=reattore.

Gli elettrodi di un tubo fluorescente, al contrario di una lampada ad incandescenza non possono essere collegati direttamente alla rete elettrica perché per la sua caratteristica tensione-corrente, la lampada deve essere alimentata in limitazione di corrente, per questo motivo si pone in serie alla lampada un dispositivo in grado di limitare la corrente, solitamente una induttanza, chiamata comunemente reattore, che permette in aggiunta di generare una sovratensione che agevola l’innesco, oppure in rarissimi casi si usa una resistenza.

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